Alcuni dicono che sono un ribelle, ma ho solo il…
Se Dio ti ha messo a disposizione qualcosa che sai fare, perché in nome di Dio, non lo fai?
– Stephen King –
Molti dicono di avere il dono nel “saper fare qualcosa” .
Altri ne hanno il talento. Altri… aprono il Giardino dei Talenti e poi ci si chiudono dentro a chiave, a farsi le birrette e ad autocelebrarsi con in mano i tabloid che li sbattono in copertina.
Alcuni altri, normali, si impegnano, talento o no.
Altri si sforzano, imparano, si allenano per diventare bravi in quella particolare cosa.
Questi ultimi, più di tutti gli altri, sono quelli che non si arrendono.
Ecco, io credo di essere uno di quelli che non si arrende. Almeno per adesso.
Se anche tu pensi di essere uno di quelli che con determinazione, se e quando ci sono i presupposti, continua a perseguire il proprio obiettivo di miglioramento in quello che fa, allora quello che leggerai ti suonerà familiare.
Accettare il rifiuto
Nel dipartimento di risorse umane in cui lavoro, io non so se sono davvero bravo a fare quello che faccio con le persone, lascio ai feedback degli altri la valutazione e al sorriso che si apre quando pronunciano il mio nome, ma posso dire che mi impegno, e tanto.
A volte mi sacrifico, a volte invento a volte sperimento. Qualche volta perdo, ma almeno imparo.
La prima cosa che ho imparato ad accettare è stata il rifiuto.
Anni fa, quasi dieci, avevo una scrivania appiccicata ad un cosiddetto “muro del pianto”. Ci attaccavo i post-it dove avevo appuntato a mano: nome azienda, mail e data di invio, nome e contatto di chi aveva avuto la decenza di rispondere alla mia candidatura con un classico e standardizzato: “grazie per il suo interesse, siamo spiacenti ma, in questo momento, la nostra azienda ha optato per un candidato con un profilo più in linea con la posizione rispetto al suo, ma non si preoccupi, conserveremo il suo CV nel nostro database, auguri per la sua ricerca. Cordialmente”.
Talvolta questi nomi di persona ci mettevano la faccia, o la voce, con una telefonata educata ed asettica. Talvolta ricevevo questa standard via mail, con tanto di nome e cognome in firma, talvolta ricevevo risposta dai primi reply BOT automatici. Ma quei post-it, rigorosamente gialli, mi lasciavano deluso, interdetto e spesso insicuro: nessuno rispondeva con un contributo per la mia crescita. Nessuno mi spiegava perché il mio profilo non “matchava” con la ricerca.
Una collezione di “no, grazie”
Questa risposte – o ancora peggio: la loro assenza – aumentavano in me solo lo sconforto, il senso di inadeguatezza. Abbatteva il coraggio e la sfrontatezza di provarci. Annichiliva l’entusiasmo del mettersi in gioco. Mi faceva sentire come uno che non era all’altezza, uno che aveva osato troppo, quasi un presuntuoso. Uno che, doveva volare molto, ma molto più in basso, con le aspirazioni.
Brutte sensazioni in un ragazzo con tanta voglia di esprimersi, di crescere. Dieci anni fa avevo solo i miei 24 anni, c’era la crisi, Instagram, LinkedIn, e roba varia non esisteva, non esisteva il social di oggi, non era così facile raggiungere in un click questo o quel manager o personaggio di spicco, non era così semplice farsi notare, in qualsiasi ambito ci si volesse esprimere, o meglio non c’erano tutte queste possibilità, si rimaneva rilegati “all’invio e all’esito di lettura” di una mail, al massimo, ed io avevo tanti post-it gialli di candidature inespresse davanti al mio piano di lavoro.
Ma proprio quei “cosi gialli lì” sono stati la leva. Cronologicamente hanno seguito questa evoluzione: i primi mi facevano arrabbiare, i successivi mi facevano disprezzo, quelli dopo ancora mi facevano sentire impotente, poi sono venuti quelli che mi abbattevano, ancora dopo quelli che mi facevano pensare che mi sbagliavo e che non ero all’altezza. Poi arrivarono quelli che mi cominciarono a far riflettere. Ed era passato giusto il tempo necessario a far perdere ai primi l’aderenza della colla sul “muro del pianto”.
Quei post it hanno cominciato a cadere ad uno ad uno, ad essere accartocciati nel cestino della settimana. E a far cadere, pian piano, quelle ipotesi e convinzioni negative è stato un libro a caso: “On Writing” di Stephen King.
Il potere delle persone normali
Un libro sui libri che il celebre autore ha scritto. Un libro su come quei cult sono stati scritti. Quando sono stati scritti. Un libro pieno delle sensazioni e dettagli della vita quotidiana di Stephen King. E ad un certo punto di quel libro trovai la mia personale interpretazione.
Eh già! Perché Stephen King, quando non era ancora un “Best Fico Master Bomber King”, collezionava i rifiuti delle case editrici: li appendeva a un chiodo, sul suo “muro del pianto”, nella soffitta dove si incollava alla macchina per scrivere.
Quei “grazie, non ci interessa” divennero talmente tanti che Stephen sostituì il chiodo con un rampone, e continuò a scrivere e spedire.
Scrivere e spedire, fino al celebrativo, primo e tanto atteso “Dear Mr King, siamo felici di comunicarle che…”
Questo passaggio, dieci anni fa, mi restituì fiducia in me stesso. Coraggio e un po’ di sicurezza. E non perché Stephen King ce l’ha fatta e allora ce la posso fare anche io, perché il se stesso raccontato in quella pubblicazione era una persona normale, con vizi, virtù, problemi, acciacchi e cose, come le persone normali.
Così ho imparato a cambiare punto di vista sul rifiuto. Ho cominciato ad osservarlo, quanto basta, per trarne vantaggio, insegnamento.
Dal fallimento, così nasce il miglioramento.
Si ricomincia dal fallimento
Per gli imprenditori, spesso questo cosiddetto fallimento è il principio di rinascita.
Per chi cerca lavoro oggi, come facevo io dieci anni fa, è la leva che migliora la presentazione, l’interview, la negoziazione, la valutazione e la decisione finale su se accettare o meno le condizioni proposte.
Su chi è alle prime armi, appena laureato, è forse la palestra necessaria per allenare i muscoli, soffrendo un po’, affinando la tecnica, migliorando la velocità e la precisione, come in una scuola di boxe, dove la prima cosa che impari non è ad attaccare, ma a difenderti, a restare in piedi.
Questa è la prima cosa che ho imparato: “accettare il rifiuto” per migliorarsi, per non smettere di credere in se stessi, per immedesimarsi ed imparare ad ascoltare veramente gli altri, cercare di comprendere il loro pensiero, la posizione, provando a mettersi nelle loro scarpe, e a passeggiarci per capire quanto possono essere scomode su una strada, che in fin dei conti, può essere molto simile alla tua.
Chissà che non sia di stimolo anche ai recruiter che devono spesso attenersi alle direttive di ricerca, ai vincoli di budget, alle “preferenze di sistema”, alle priority di qualsiasi genere.
Io lo spero, perché il cambiamento, in ambito organizzativo e relazionale si fa con tutte le parti in gioco: si tratta di costruire un equilibrio, che a oggi rappresenta la base per la direzionale in un mercato del lavoro così liquido, volubile e veloce. In quest’ottica, il mio consiglio numero uno è proprio questo: imparare ad accettare il rifiuto, e trovare un vantaggio competitivo.
Poi ne avrei altri quattro, di consigli, ma ne parleremo un’altra volta, se vorrete leggermi; e nell’attesa… mahalo a tutte e a tutti!
Cosa ne pensi?
Alcuni dicono che sono un ribelle, ma ho solo il fuoco della curiosità che mi brucia dentro, che mi spinge a sperimentare, a cercare e ricercare conoscenza e “mosse Kansas City”. Ho studiato, mi sono anche laureato, e poi ho realizzato che era importantissimo continuare a studiare. Sempre. Coltivo relazioni, piante di basilico quando mi riesce, continuo a scoprire cose che non conoscevo e mi sento sempre più ribel… curioso! Mi piace il cinema, la radio, il rock e le onde. Ho una moto ed una tavola da surf, che ogni tanto mi portano lontano dalla noia. Un cassetto pieno di taccuini neri che potrebbero raccontare tutto il mio passato. Ho uno zaino sempre pronto all’ingresso per partire verso nuove avventure. Nel resto del tempo sono parte di un team per lo sviluppo e la gestione delle risorse umane: il motore delle aziende. L’obiettivo è creare la predisposizione allo sviluppo dei modelli centrati sulle persone, che possano valorizzarne potenzialità e competenze, per favorire il complesso organizzativo, la produttività ed il benessere personale e sociale del singolo nel contesto in cui opera. Per il resto sorrido.
Spot on with this write-up, I really believe this site needs much more attention.
I’ll probably be returning to see more, thanks for the advice!
I will immediately clutch your rss feed as I can’t
in finding your email subscription link or newsletter
service. Do you’ve any? Kindly permit me know so that I could subscribe.
Thanks.
When I originally commented I clicked the “Notify me when new comments are added” checkbox and now each time a comment is added I get four e-mails with the same comment.
Is there any way you can remove people from that service?
Appreciate it!
Right here is the right web site for everyone who hopes to understand this topic.
You know a whole lot its almost tough to argue with you (not that
I really will need to…HaHa). You definitely put
a brand new spin on a subject that’s been discussed for decades.
Excellent stuff, just wonderful!
I was able to find good info from your content. ps4 https://tinyurl.com/45xtc52b ps4
Fantastic post but I was wanting to know if you could write a litte more on this topic?
I’d be very thankful if you could elaborate a little bit further.
Appreciate it! scoliosis surgery https://coub.com/stories/962966-scoliosis-surgery scoliosis surgery
Hi, Neat post. There is an issue along with your web site in web
explorer, may test this? IE still is the market chief
and a large part of people will leave out your great writing due to this problem.
quest bars https://www.iherb.com/search?kw=quest%20bars quest bars
Good info. Lucky me I found your blog by chance (stumbleupon).
I have book marked it for later! cheap flights
http://1704milesapart.tumblr.com/ cheap flights
It’s the best time to make a few plans for the future and it is
time to be happy. I have learn this publish and if I could I want to
suggest you few interesting things or suggestions. Perhaps you could write subsequent articles regarding this article.
I want to learn even more things approximately
it! asmr https://app.gumroad.com/asmr2021/p/best-asmr-online asmr
Thanks for every other fantastic article. The place else
may anyone get that type of information in such a perfect method of writing?
I’ve a presentation subsequent week, and I’m at the search for such information.
scoliosis surgery https://0401mm.tumblr.com/ scoliosis surgery
Valuable info. Lucky me I discovered your website by chance, and I’m shocked
why this coincidence did not happened in advance!
I bookmarked it. quest bars http://bit.ly/3C2tkMR quest bars
You actually make it seem so easy with your presentation but I find this topic to be really something which I think I would
never understand. It seems too complicated and very broad for me.
I am looking forward for your next post, I will try to get the hang of it!
Greetings! Very helpful advice within this article!
It is the little changes that will make the most significant changes.
Thanks a lot for sharing!
You could definitely see your expertise in the work you write.
The arena hopes for even more passionate writers like
you who are not afraid to say how they believe. Always follow your heart.
Greetings I am so glad I found your weblog, I really found you by error, while I was
researching on Askjeeve for something else, Regardless I am here now and would just like to say many thanks for a fantastic post and
a all round interesting blog (I also love the theme/design), I don’t
have time to go through it all at the moment but I have book-marked it and also added
in your RSS feeds, so when I have time I will be back to read a lot more, Please do keep up the excellent jo.
What’s up friends, how is the whole thing, and what
you wish for to say regarding this article, in my view its truly awesome in support of me.
We are a group of volunteers and starting a new scheme in our community.
Your web site offered us with valuable information to work on. You’ve done an impressive job and our whole community will be thankful to you.
Hello there I am so happy I found your blog, I really found you by accident,
while I was browsing on Google for something else, Anyways I am here now and would just like to say thanks
a lot for a remarkable post and a all round interesting blog (I also love the theme/design), I don’t have
time to look over it all at the minute but I have bookmarked it
and also added in your RSS feeds, so when I have time
I will be back to read much more, Please do keep up the awesome job.