
Scrittore semplice | Co-Founder Purple&People | Papà di Nicolò, Giorgia,…
Sono sempre stato un tipo da “cani”. Sono più gli anni che ho vissuto con un cane che senza, e gli ultimi anni, dopo la morte dei miei due vecchi amici, sono stati il periodo più incasinato della mia vita; sto ancora ragionando se sia o meno una coincidenza.
Da 3 mesi sono di nuovo in compagnia e come detto non è una cosa affatto nuova. Ma avere un cane in questo preciso periodo della mia vita, lavorando da casa, scrivendo ogni giorno e al tempo in cui bisogna essere social, è una cosa completamente diversa.
Ti fa pensare tutto in maniera diversa e suggerisce cose alle quali non hai pensato ed alle quali tantissime persone non pensano.
Perché le persone parlano con te?
La prima riflessione è che le persone hanno una gran voglia di parlare, e probabilmente anche tu. Solo che non sempre è facile trovare gli argomenti giusti, capire se davvero c’è qualcosa in comune con il tizio che ti passa accanto per strada, se puoi o non puoi fidarti dello “sconosciuto”. Se hai un cane sai che è così e sai anche che è diverso.
Vivo da 4 anni nello stesso paesino, un paesino davvero piccolo, meno di 4000 abitanti. Le uniche persone con le quali ho scambiato qualche parola? I signori del tabacchino, l’edicolante, il macellaio, il tizio del pane e pochi altri.
Tra “i pochi altri” c’è un tizio che passeggia ogni giorno con il suo cane ed ha un’aria davvero gentile. La seconda volta che ci siamo incontrati, il suo cane tirava per andare da un’altra parte e così è venuto naturale un sorriso ad entrambi. Poi ha cominciato a salutarmi, abbiamo iniziato a parlare del tempo, di chi siamo, cosa facciamo, e naturalmente un sacco di storie a proposito di cani.
Da quando ho nuovamente un cane, sono ormai 3 mesi, credo invece di aver parlato con un centinaio di persone.
Si inizia anche qui con un saluto. Con un complimento al cucciolo. Con la domanda “è cucciolo?” o “che razza è?” e poi si inizia a sentirsi abbastanza in sintonia e confidenza per parlare di altro.
Anche qui un sacco di parole appartengono all’universo canino. Ognuno ci tiene a farti sapere cosa pensa, quanti cani ha avuto, le cose più incredibili che gli sono capitate con un cane come amico.
E poi ci si inizia a salutare, anche quando il cane non c’è perché lo hai lasciato a casa. Si inizia ad andare oltre. Anche qui si parla del tempo, dei bambini, del lavoro…e poi del suo, del tuo, del nostro lavoro. Le conversazioni crescono. Non dico siano sempre interessanti, molte non lo sono affatto, ma c’è stata la scintilla che ha permesso che accada.
Una possibilità reciproca di conoscersi, confrontarsi, parlare.
Non è affatto poco e non è per niente banale, soprattutto oggi, in questo mondo, al tempo in cui bisogna essere social.
Il lavoro di oggi è tutto sulle relazioni e sulle conversazioni. Ed è tutta questione di affinità.
L’era delle affinità
Vedo un sacco di persone che sui social parlano di lavoro e ci rimangono male perché nessuno le ascolta. Ma ha perfettamente senso.
Nessuno saluta gli sconosciuti (anche se sarebbe cortese e bello farlo), nessuno si mette a parlare con gli sconosciuti o si fida degli sconosciuti. Fa parte di noi e così ci hanno insegnato: “Non accettare le caramelle dagli sconosciuti”, “Non dare confidenza agli estranei”.
Oppure, la maggior parte, specie professionisti, si è calata nella parte del Mr Wolf e la prende terribilmente sul serio.
Va in giro a dire come un mantra “Risolvo problemi” in questo e quello, e chiaramente anche questo funziona pochino.
Dire risolvo problemi, risolvo il tuo problema, è ciò che tutti vorremmo sentirci dire ma al quale nessuno crede. Non se prima non c’è dell’altro.
Cosa? Modo, tono, credibilità, riprova sociale…potremmo aprire un capitolo lungo e complesso.
Ma più semplicemente possiamo dire che si tratti di questo:
- Un appiglio
- Affinità
- Empatia
- Quella scintilla che dà il via ad una conversazione
Vuoi comunicare in modo efficace sui social? Vuoi davvero avere la possibilità di parlare del tuo lavoro? Di trasformare sconosciuti in persone che stanno lì ad ascoltare?
Prenditi un cane, saprà spiegarti come fare. Più di mille corsi.
Cosa ne pensi?

Scrittore semplice | Co-Founder Purple&People | Papà di Nicolò, Giorgia, Quattro (Schnauzer) e Pixel in crisi (libro) Aiuto le persone a trovare-raccontare-vivere il proprio scopo. Qualcuno parlerebbe di Personal Branding ma preferisco dire “Posizionamento personale”. (Perché non riguarda affatto solo il tuo lavoro e perché l’obiettivo è vivere pienamente e non essere scelti da uno scaffale.)