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98. Raggiungendo la vetta

98. Raggiungendo la vetta

Raggiungendo la vetta.

– Mi chiedo spesso quale sia la mia natura. Non lo chiedo a una parte di me in particolare. Anche perché non saprei a quale dovermi rivolgere. Me lo chiedo e basta. Tutto qui.

– Come vi formulate questa domanda? Vi chiedete semplicemente “qual è la mia natura?”?
– In realtà, non proprio. Mi interrogo in silenzio e poi aspetto.
– Ricevete mai una risposta?
– Sì, un nuovo silenzio.

– E se non foste voi a domandare? Se quella domanda non sorgesse da voi ma da una di quelle parti di voi, come avete detto?
– Una parte di me che vuole sapere a quale tutto appartiene, intendete,
– Sì.

– Non ci avevo mai pensato prima.
– …

– Voi sapete qual sia la vostra natura?
– La intuisco in momenti come questi, quando taglio il pesce o preparo il riso.
– …
– Mi pare che per voi non sia molto diverso.

– No. La intuisco tra i versi delle mie poesie. Nelle pause.
– …
– Sa, in realtà, credo che il difficile sia per me accettarla, la mia natura. Perché si chiama Silenzio.

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