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4 consigli per introversi che vogliono essere felici

4 consigli per introversi che vogliono essere felici

Essere introversi ma vivere felici: 4 consigli

Ho 16 anni e leggo Cosmopolitan – è un po’ presto e non capisco un bel po’ di cose, ma di una cosa sono sicura: non sono un “animale da party”. Ne soffro un po’, perché a queste feste sembra accadere tutto, dagli affari della vita all’incontro dell’anima gemella.

Cresco felicemente da nerd, passando per un periodo punk, lavoro, inizio l’università. E lì ci provo, passo un anno cercando di andare alle feste giuste, ma alla fine a parte ballare un sacco non ne ricavo granché. Il contatto con tutte quelle persone che non mi interessano ed alle quali non interesso io mi drena.

Lavoro in profumeria ed al supermercato.
Sono brava, ma passare le giornate in mezzo alla folla mi stronca. Non collego le due cose, penso di essere semplicemente stanca (in fondo faccio tre lavori e vado all’Università, cosa pretendo?)

A 25 anni inizio ad avvicinarmi al Coaching ed alla Psicologia, e faccio il test di Myers-Briggs scoprendo di essere un’introversa!
Non ci avevo mai pensato, in fondo conosco un sacco di persone eppure…

Rimetto insieme i pezzi. Scopro come la pubblicità ed i film spaccino l’estroversione come il modo di essere “giusto” o “facile”. Scopro anche che nel mondo del lavoro, il sistema è creato per gli estroversi – un po’ come è creato per gli uomini – lasciando indietro le personalità più riservate.

Ogni persona ha la sua storia

Questo è quello che è successo a me, ma le storie non differiscono poi di molto. Come per molte altre cose, c’è la percezione di un modo giusto di essere e poi ci sono tutti i modi di essere, inclusi quelli opposti al modello ideale.

Se sei donna ed introversa, il mondo del lavoro di oggi può non essere una passeggiata. Ancora di più se libera professionista perché, circondata da colleghe che stimi e che fanno 800 storie Instagram al giorno sulla loro vita sociale attivissima e vanno in giro abbracciando e baciando persone come il Papa, potresti sentirti impreparata a non fare lo stesso.

La mia amica Emanuela ha il potere di incantare le folle. Ti parla, e ti senti fantastica. E per questo talento innato, parla con un sacco di persone, e viene pagata per farlo.
Se l’avessi conosciuta da adolescente, ne sarei probabilmente stata invidiosa. Adesso capisco che un talento, almeno uno, l’abbiamo tutti.

E che è un atto di rispetto verso noi stesse esprimerlo nel modo che ci è più consono.
Allora, se anche tu ami la pace ed il silenzio, ti capita di sentirti inadeguata agli standard di espressione sociale e spesso senti di non poter esprimere la tua essenza con le persone che ti seguono senza essere considerata “moscia” o “fuori moda” – senti un po’ qui.

Iniziamo dicendo che essere introversi è una cosa che fa parte di noi, come un braccio o una gamba. Ci sono degli aspetti di questo che, se danno fastidio, si possono migliorare (vedi la timidezza), ma di fondo rimane.
Va da se quindi che è importante viversela bene, godersela, e far fruttare nel modo giusto questa caratteristica. Come?

1. Studiati (imperativo: studia te stessa/o)

Cosa ti fa stare bene? In cosa sei brava? Sarà banale, ma ci dimentichiamo spesso che le persone che vogliamo intorno sono quelle che apprezzano ciò che intimamente pensiamo di noi. Quelle con cui possiamo non indossare maschere, insomma.

Trova dei modi per veicolare ad amici, clienti e conoscenti ciò che rende la vita degna di essere vissuta per te, vanne fiera tu per prima, e le persone giuste arriveranno.
Certo, soprattutto per quanto riguarda i social, un’introversa può aspettarsi una tribù più silenziosa, che passa meno tempo online e si collega solo per contenuti che valgano la pena di entrare – per sbaglio – in contatto con la confusione del mondo.

E questo mi porta ad un argomento che mi sta tantissimo a cuore: liberiamoci del confronto.
Lo so, la nonna all’uscita dalla scuola diceva “ma non potresti essere come Ciccia, che va ai giardini con il suo gruppetto?”, e la mamma voleva organizzarti feste di compleanno degne dei Ferragnez, quando tu eri felice con una torta per 15 da dividere con l’amica del cuore.

Ma quei tempi sono finiti, sei adulta, ed è tempo di sfoggiare quello che sei in tutta la sua maestà!

2. Trova ispirazione

Quando ho aperto il mio account Instagram sono rimasta ammaliata da Francesca Crescentini, una donna con una cultura immensa che si è costruita un seguito ragguardevole parlando di libri, pensieri di vita ed oggetti belli (il tutto alternando vestaglia e magliette dei cartoni).

Non è un’estroversa, eppure conosce la sua nicchia e ci si rotola beata come la sua adorata alga palla.
Trovare delle persone che hanno fatto qualcosa di simile a quello che vorresti fare tu è fondamentale perché, ricorda, neanche gli introversi sono al di fuori della dinamica del branco. Abbiamo bisogno di riprova sociale, e non c’è vergogna in questo.

3. Muovi le chiappe

Sì sì hai capito bene. Sei introversa, non cieca. Una delle nostre caratteristiche è quella di pianificare all’infinito e non fare, o fare all’ultimo minuto; ecco, di questa magari liberiamocene, che dici?

Inizia a fare quello che vorresti, un passettino alla volta, e chiedi aiuto se ti serve. Non sarà perfetto, non avrai voglia e vorrai spegnere tutto per una settimana e ritirarti sulle montagne, ma se non continui a provare  troverai l’ingranaggio giusto.

4. Non farla più difficile di quello che è

È vero, una donna introversa può essere svantaggiata su alcuni fronti, ma lo è su altri.
Ad esempio è più facile per noi ritagliarci del tempo per studiare e riflettere senza influenze esterne, e pur avendo meno relazioni ci viene più naturale puntare sulla qualità.

È di nuovo questione di identità, e di accettare che c’è una sola realtà che va bene per te, la tua. Quella che si evolve in maniera organica con te: rinunciarci vuol dire cercare di riempire una pentola con un mestolo bucato. Puoi sempre riuscire, ma con grande fatica e frustrazione non necessaria.

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