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I gatti hanno sette vite e noi solo una (ma potrebbe essere sufficiente)

I gatti hanno sette vite e noi solo una (ma potrebbe essere sufficiente)

Dormi (tanto per cambiare).
Sono più le ore che passi a dormire che quelle in cui sei attivo.
Oddio…attivo, si fa per dire.
Open sei quasi più zen di uno zen in carne ed ossa.
E mi fai invidia. E mi fai rabbia.
Già. “Caxxo Open dormi 18 ore su 24 ed in più ti sono state concesse 7 vite tutte concentrate in una vita sola”.
Se questa non è ingiustizia!

Che poi non è che nelle 6 ore scarse di veglia tu sia così attivo.
Giusto un po’ di salti tra i rami dell’ulivo che sta nel giardino dei miei genitori.
Un po’ di movimento rincorrendo la pallina a forma d’acino d’uva o per cacciare qualche povera lucertola.
E poi…beh poi è come se ti si scaricassero le pile e ritorni al tuo incedere zen.

E mentre parlo un po’ con te e molto tra me e me, tu sei ancora lì che non ti muovi di un millimetro, socchiudi solo un occhio, giusto per farmi capire che ti sto disturbando.
Già. Sua maestà il gatto deve riposare, possibilmente indisturbato.
A maggior ragione se chi disturba è un umano.

“Insopportabili sti umani”.

So che lo stai pensando. E comunque sia, tanto so che me la farai pagare. Lo so. Già.

E mi chiedo perché invece è tanto se io riesco a chiudere occhio per 6 ore filate, mentre passo le altre 18 ore della giornata a vivere.
Meglio, a tentare di vivere. Quel vivere che cerca di trovare significati ad eventi, incontri, situazioni quotidiane, lavori e progetti, emozioni e sentimenti.

E più ci penso e più mi sta stretta l’indole di costante ricerca in cui noi umani ci siamo ficcati.
Ma non sarebbe stato più semplice essere come i gatti?
Vita zen, problemi zero o quasi, significati già più o meno chiari, richiesta di cibo e coccole quando si desidera e tante ore di sonno. Che pacchia!
Già. E per di più devo concentrare tutto questo in una sola vita. Che palle!

Mi guardi.
Mi spiazzi sempre quando lo fai.
Come se fossi in grado di sentire o capire quello che sto pensando, quello che sto scrivendo, le domande che mi faccio e le risposte che non trovo.

E ti immagino che, in uno dei tuoi momenti di profonda compassione (o pena?) per me umano, mi dici pressappoco così.
“Figurati umano se ti davano 7 vite.
Avresti passato le prime sei a non capire un caxxo della vita.
Dalle esperienze non avresti imparato un fico secco.
Avresti sprecato tempo e inciampato in occasioni senza vederle.
Forse, e sottolineo forse, solo con l’arrivo della settima ed ultima vita disponibile avresti cominciato a vivere o tentare di vivere davvero. Cercando significati, cercando senso, sì insomma hai capito…uno scopo! E solo a questo punto forse avresti iniziato a fare del tuo meglio, ad essere la miglior versione di te stesso o almeno a provarci.
Ma forse ci saresti arrivato con un filo di ritardo e poi sul più bello…game over”.

E ti guardo. E penso che in modalità differenti siamo molto simili noi due.
Almeno nel tentativo di vivere al meglio e con minor problemi possibile.
E se arrivano (i problemi) non farsi prendere dal panico ma cercare di scomporli trovando alternative e/o altre vie percorribili.
Vivere l’oggi che a domani ci si pensa domani. Appunto.
Questo l’ho imparato solo facendone esperienza e lo imparo ogni volta che ti osservo.
Non sono le 7 vite che fanno la differenza. Sono solo la superficie.
È il come e il perché e il quando vogliamo vivere la vita a fare la differenza.
Tanto prima o poi il destino ci porta tutti verso la stessa direzione.
Strade e percorsi diversi. Fine corsa obbligatoria per tutti.
Sia che tu sia gatto. Sia che tu sia umano.

Il bello è proprio cercare di vivere al meglio delle proprie possibilità. Al meglio.
Non significa alla perfezione. Solo al meglio.
Sbagliando, imparando, lasciandosi ispirare, divertendosi, condividendo, facendo esperienza, da soli, con altri.
In fondo caro Open, mi fai capire (nelle tue poche ore di veglia) che ” il primo passo non ti porta dove vuoi. Ma ti toglie da dove sei” – A.J.-
Il resto, i passi successivi…dipendono da me. Da te. Da noi.
E poi beh… game over.
Ci sta.

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