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88. Haiku

88. Haiku

Haiku.

– Ho un ultimo compito da assegnarti: dimentica tutto quello che hai appreso qui. Dimentica chi erano Bashō, Issa e Buson, dimentica le quartine cinesi e i riferimenti stagionali. Spazza via tutto e finalmente potrai sentire la tua vera voce. La sentirai venire dal profondo, in risposta al frusciare di foglie al vento, al frangersi di un’onda sulla scogliera o al verso di un bambino. Chi di questi grandi maestri segue uno schema così rigido come le strofe dei renga? In poesia abbiamo codificato tutto, ormai, ma ciò che più conta è trovare la propria voce. Dimentica tutto, allora.
– No!
– Cosa no?
– Non dimenticherò nulla. Mi sarà impossibile farlo e voi lo sapete. Ogni volta che la mia mente incontrerà la tradizione, il mio cuore la squarcerà.
– …
– Mi resta un attimo/ prima che il tempo m’incalzi?/ Tra cielo e terra.

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