
Fabio Martinez è scrittore (ha pubblicato tre libri e Il…
Haiku.
– Ho un ultimo compito da assegnarti: dimentica tutto quello che hai appreso qui. Dimentica chi erano Bashō, Issa e Buson, dimentica le quartine cinesi e i riferimenti stagionali. Spazza via tutto e finalmente potrai sentire la tua vera voce. La sentirai venire dal profondo, in risposta al frusciare di foglie al vento, al frangersi di un’onda sulla scogliera o al verso di un bambino. Chi di questi grandi maestri segue uno schema così rigido come le strofe dei renga? In poesia abbiamo codificato tutto, ormai, ma ciò che più conta è trovare la propria voce. Dimentica tutto, allora.
– No!
– Cosa no?
– Non dimenticherò nulla. Mi sarà impossibile farlo e voi lo sapete. Ogni volta che la mia mente incontrerà la tradizione, il mio cuore la squarcerà.
– …
– Mi resta un attimo/ prima che il tempo m’incalzi?/ Tra cielo e terra.
Cosa ne pensi?

Fabio Martinez è scrittore (ha pubblicato tre libri e Il Graal ritrovato, edito da Tipheret, è il suo ultimo romanzo), sceneggiatore e storyteller. Per narrare (anche impresa), ha inventato un nuovo format (#dialoghidimpresa): dialoghi autonomi, per lo più brevi e che non si esauriscono svolgendo la loro funzione pubblicitaria, restando capaci di durare nel tempo e nello spazio. Possono essere tra due o più persone, tra un essere umano e un animale, un robot, il vento o qualunque altro interlocutore immaginabile. Possono raccontare e parlare di tutto anche dello Zen. D’altronde, il nostro modo di pensare, di ragionare non è un dialogare con noi stessi? Tutta la nostra realtà non è forse un dialogo costante?