La globalizzazione ha permesso di delocalizzare la produzione verso paesi in cui la manodopera costava meno; il telelavoro farà lo stesso con i servizi.
Il contratto determinato è sinonimo di facilità di perdere il lavoro. Ma essere precari significa soprattutto avere difficoltà a trovare un nuovo impiego.
Le parole che scegliamo dicono qualcosa di noi, della nostra cultura e delle nostre convinzioni. Ad ogni momento possiamo scegliere di utilizzare parole più inclusive per tutt*.
Non sempre il cambiamento è un concetto astratto. È il caso delle persone transgender, di cui si parla ancora poco sebbene siano circa 400’000 solo in Italia.
Chi è disoccupato tende ad isolarsi, quando invece dovrebbe fare il contrario, parlarne, farsi aiutare. Però non è facile e bisogna dirlo. Slogan e frasi memorabili non risolvono la situazione.
Ci hanno insegnato che il lavoro è qualcosa di duro e necessario, che l’obiettivo della vita è faticare e risolvere problemi. Quando dicono “il lavoro paga” ogni tanto stanno dicendo “Il lavoro compra”. O forse non lo dicono ma dovrebbero farlo, è la situazione di molti.
Sebastiano Zanolli fa il manager, un manager un po' atipico, che sceglie un approccio alla professione misto di pragmatismo e di sentimento. Nato nel 1964 a Bassano del Grappa (VI), dopo la laurea in Economia presso l’Università Ca’ Foscari, ha maturato esperienze signifi cative in ambito commerciale e marketing, ricoprendo posizioni di responsabilità crescente: ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Si è occupato per 4 anni di politiche di Employer Branding come consulente di Direzione del Gruppo OTB/Diesel ed attualmente, per lo stesso Gruppo, presta la sua opera sulle strategie e progetti di Heritage Marketing. Più info su: www.sebastianozanolli.com