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Disturbi del neurosviluppo: le maestre ci hanno fatto sentire meno soli

Disturbi del neurosviluppo: le maestre ci hanno fatto sentire meno soli

Bambino che gioca con l'acqua

Mi scrivono:

“Caro Iacopo…

Siamo Diego e Patricia, genitori di Giordano (20 mesi) affetto da ‘Disturbo del neurosviluppo’. Viviamo a Roma, abbiamo un altro bambino di quasi cinque anni e non abbiamo una rete familiare sul territorio. Sono tante però le persone che ci hanno aiutato e ci aiutano tutt’ ora: da genitori di altri bimbi che ci hanno tenuto il grande durante le visite e i ricoveri del piccolo, a vicini di casa o colleghi di lavoro sempre disponibili.

La strada che stiamo percorrendo è lunga e tutta in salita, in questo percorso non esistono scorciatoie ma ci sono tutte le persone che abbiamo incontrato e che stanno illuminando il nostro cammino. Dall’equipe di neuropsichiatria di Tor Vergata professionale e sempre disponibile ed umana, alla terapista del centro convenzionato di riabilitazione alle future maestre di Giordano. E parlando di loro vogliamo raccontarvi una cosa bella, perché troppo spesso si parla di diritti negati e maltrattamenti. Oggi no…

Vi parliamo di due maestre della scuola statale dell’infanzia ‘Piersanti Mattarella’ di Roma (maestre del bimbo grande) che ci hanno chiesto fin da ora, con un anno di anticipo, tutta la documentazione medica di Giordano, nonché di segnalare manuali da poter studiare e corsi di formazione da poter frequentare per poter accogliere nel miglior modo possibile il prossimo anno Giordano.

Siamo molto felici perché sentiamo alleggerito il carico di preoccupazioni che portiamo sulle nostre spalle: per nostro figlio perché sappiamo che non verrà mai lasciato ‘indietro’ e per tutti gli altri bimbi perché finché esisteranno insegnanti così siamo certi che la scuola statale continuerà a funzionare bene.

Ci auguriamo che tutti i bambini in situazioni di disabilità simili possano trovare competenza, disponibilità e persone che credono in loro nei reparti di neuropsichiatria e nei centri di riabilitazione, e che possano sentirsi a scuola amati come a casa.”

Cari Diego e Patricia, un grande in bocca al lupo a nome mio e di tutta la redazione di Purpletude per questa nuova avventura. Sono certo che la vostra testimonianza, che arriva come una boccata d’ossigeno in mezzo ad un sacco di segnalazioni negative riguardo l’inizio del nuovo anno scolastico, possa restituire fiducia verso la nostra Istruzione.

Purtroppo non è facile, ogni anno, doversi “resettare” e rinnovare per accogliere nuovi alunni con difficoltà, con problematiche e necessità sempre diverse (giustamente). Vedere che c’è chi ha voglia di applicarsi, capire ed imparare, per poter sostenere al meglio un percorso così importante, rincuora e non poco. D’altra parte, da figlio di insegnante, so bene quanto questo lavoro si dovrebbe fare per amore e non per altro…

Un abbraccio grande ai tuoi figli, e buona scuola!

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