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Anche se continuano a ripetercelo, non siamo al mondo per soddisfare le aspettative di nessuno

Anche se continuano a ripetercelo, non siamo al mondo per soddisfare le aspettative di nessuno

Ogni giorno, ovunque tu guardi, ti viene ricordato come dovresti essere per essere perfetta: nel lavoro, in famiglia, nelle relazioni e persino nello sport o nelle attività che fai durante il tempo libero per hobby o per passione.

Essere imperfette è difficile

E così guardi la vita degli altri attraverso i filtri dei social e tutti sembrano avere una vita perfetta e da sogno: viaggiano in continuazione in luoghi paradisiaci, cenano nei migliori ristoranti, hanno la casa sempre in ordine, vestiti alla moda e amici con cui condividere ogni attimo. A guardarli non si annoiano mai, sorridono sempre, non hanno giornate storte, hanno amici e fidanzati che sembrano il ritratto della felicità. Vero?

Non un mal di testa, non una giornata no, qualcosa che li faccia arrabbiare fino a perdere la pazienza, mai un mal di stomaco o un progetto andato male. Ci hai mai pensato?

Razionalmente lo sappiamo che quella che viene messa in mostra sui social non è la vita reale e che è solo una piccola parte studiata a tavolino in pagine e pagine di strategie.

Eppure io ogni tanto ci casco.

Quando magari sono stanca o è stata una giornata difficile, apro Facebook o Instagram con l’idea di staccare un po’ la testa e mi ritrovo invece, due ore dopo, imbambolata a fissare lo schermo e pensare che tutte le persone che vedo lì sopra abbiano una vita migliore della mia.

Il punto è che viviamo in un mondo ossessionato dall’apparenza. Non ci chiediamo chi siamo veramente ma come sembriamo agli occhi degli altri. Condividiamo quello che facciamo, quello che mangiamo a colazione, i caffè che beviamo e persino quando andiamo a correre o facciamo yoga.

Non so tu, ma a me questo bisogno di mostrare ogni cosa stanca tantissimo. Ogni giorno cerco la bellezza intorno a me, mi riempio gli occhi e il corpo di immagini, colori, profumi e sapori; e quasi sempre dimentico di immortalarli con il cellulare. Me ne dimentico proprio, perché in quel momento sono troppo intenta a vivere.

Non mi preoccupo se sono bella, pettinata, vestita bene e “presentabile”, ma semplicemente vivo quel momento nella sua massima intensità.

Perché la bellezza è davvero questione di attimi, se ti distrai se ne va e poi non la ritrovi più.

Certo, quando riesco faccio anche io qualche foto o annoto qualche parola o pensiero sul mio taccuino, ma lo faccio per me, per ricordare, e basta. Così ogni giorno mi preoccupo solo di imparare, di sfidare me stessa ed esplorare il mondo, fuori e dentro di me. Cerco i miei limiti, li sento, li tocco e mi impegno a superarli quando mi impediscono di realizzare un sogno.

Ogni giorno è un allenamento: è la pratica verso la miglior versione di noi stesse, che è tutt’altro che perfetta, ma sicuramente unica.

Quello che dobbiamo fare è tornare dentro: dentro di noi, dentro la vita, dentro il fare ogni cosa con consapevolezza e presenza. E’ chiederci ogni giorno se dove siamo coincide con dove vorremmo essere, è ricordarci i nostri sogni e fare qualcosa per andare in quella direzione, sempre e comunque. Anche quando è difficile, anche quando siamo stanche e quando siamo pigre. Perché finché scappi o ti giri dall’altra parte per non vedere non cambia niente; è solo “stando” lì che qualcosa accade, che ti sintonizzi sulla frequenza del tuo desiderio e tutto inizia a muoversi.

Se l’apparire ha la meglio sull’essere, sul contenuto, possiamo essere sicure di aver imboccato la strada sbagliata. Anche se è quello che ci ripetono ogni giorno, non siamo al mondo per soddisfare le aspettative di nessuno e farlo non ci renderà mai felici.

Ci insegnano che bisogna pensare agli altri, mentre nessuno ci dice di coltivare amore per noi stesse e inseguire i nostri sogni. Se lo fai sei vista come una romantica che vive fuori dal tempo, ma credimi che chi crede nei propri sogni lo riconosci subito perché ha sul volto quel sorriso di chi ha finalmente capito qualcosa di sé.

Cambiare può essere un processo lungo, difficile e spesso doloroso, ma se lo fai poi arriva il giorno in cui se hai il coraggio di fare quel passo in più ti ritrovi a cambiare pelle e lasci finalmente andare tutti gli strati morti della tua vecchia vita.

I desideri servono a questo: sono il carburante, la benzina per andare avanti in questo viaggio meraviglioso, in cui pensi di sapere dove è la tua destinazione, parti, e poi la vita ti cambia mille volte il percorso. I desideri servono a fare un pezzo di strada in avanti, verso il tuo benessere e la persona che sei davvero, non sono nient’altro.

Quando li raggiungi desideri già qualcosa d’altro, ma intanto sei arrivata fin lì, dove forse non immaginavi nemmeno. Guardi indietro e a stento riconosci la persona che eri quando hai iniziato il viaggio e ti rendo conto che ogni cambio di rotta che hai fatto non ti ha avvisato prima, è arrivato e tu hai dovuto correggere la direzione, a volte di poco, a volte di parecchio. Ma la cosa che è certa, è che se quei cambi non ci fossero stati, sarebbe stato molto ma molto peggio.

Ogni desiderio che scegli di fare tuo ti chiede di diventare la persona in grado di realizzarlo, ti chiede di mantenere la promessa che hai fatto quando lo hai scelto, tra i tanti desideri possibili.

Quindi spegni il computer, silenzia il cellulare e scrivi la lista di tutti i tuoi desideri. Preoccupati solo di come stai tu, di come ti senti, e fregatene di cosa possono pensare gli altri, di come apparirai o di cosa potranno pensare. Stacca il wi-fi e connettiti con te stessa, sei tu la rete di cui hai più bisogno: saluta la pigrizia, abbraccia la paura e lasciati andare alle tue imperfezioni.

Guardati allo specchio e festeggia, saluta la nuova te che ha finalmente il coraggio di essere imperfetta e unica.

Benvenuta meraviglia, ti stavo aspettando!

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