Lavoro come medico, agopuntore e psicoterapeuta. Scrivo di salute, benessere…
Perché gli esseri umani sentono il bisogno di proteggere gli animali selvatici dall’estinzione? È pura misericordia? Io penso ci sia qualcosa di più. Mi piace chiamarlo naturale rispetto. Lo stesso rispetto che un giovane porta per un anziano o che un allievo porta per un maestro.
Chi fosse avvezzo alle arti marziali sa bene cosa si intende per fare degli animali i propri maestri.
Nel Tai Ji Quan, ad esempio, molti gesti vengono descritti come gesti di animali. Il maestro non si limita a dire all’allievo “calcia”, ma gli ingiunge “sii come un cavallo che scalcia”. Negli effetti quel calcio deve essere come il calcio di un cavallo che scalcia. Stessa potenza, stessa traiettoria, stesso intento, stessi effetti. Il cavallo diventa maestro nell’arte di calciare e imitare il cavallo è il modo più naturale per apprendere l’arte del calcio.
Qualcuno ha cercato di confrontare la forza sprigionata da questi movimenti ispirati agli animali con quella generata da movimenti privi di ispirazione. La misurazione ha sorpreso molti dimostrando che i primi sono di gran lunga più potenti ed efficaci dei secondi.
Il lettore potrebbe pensare che forse tutto questo è valido solo nell’ambito delle arti marziali e che non conta nella vita di tutti i giorni. Oppure potrebbe domandarsi se, oggi che conosciamo l’anatomia e la fisiologia del corpo umano in modo così raffinato e rigoroso, serva ancora ispirarsi agli animali per produrre movimenti efficaci ed efficienti.
Lasciamoci allora alle spalle la tradizione marziale e caliamoci nella vita di tutti i giorni. Ha senso ispirarsi agli animali?
Immaginiamo che qualcuno ci dica “corri come un leopardo”. Il messaggio è chiaro. Corri e assumi l’assetto di corsa di un leopardo. Spingiti in avanti e muoviti per balzi in rapida successione come farebbe un leopardo. Strizza le tue riserve energetiche e buttati in una corsa esplosiva come se da essa dipendesse la tua stessa vita. Non puoi permetterti di mancare la preda, altrimenti morirai. Tieni lo sguardo fisso su di essa. Non irrigidire le gambe.
L’obiettivo è certo, ma il percorso è tutto da definire. E non sarai tu a definirlo, ma la preda stessa. Tu potrai solo e soltanto inseguirla in attesa del momento in cui sentirai sotto i tuoi piedi che il terreno è solido e vedrai che la distanza tra te e la preda è a portata di balzo. In quel momento spiccherai il volo e la farai tua. Quella del leopardo è una corsa per la vita.
Correre la tua corsa come se fossi un leopardo ti insegna a correre come se stessi correndo per la tua vita. E se non lo hai mai fatto, ti consiglio di farlo. Solo allo saprai quanto è importante la vita e quanta forza c’è in te.
Gli animali non sono solo maestri dell’azione, ma anche della cura di sé.
Immaginiamo adesso che qualcuno ti dica “Dormi come un panda”. Lo stomaco è pieno ed è il momento di digerire e assorbire quanto mangiato. Lo senti dentro di te che sei sazio di cibo e quello di cui hai bisogno è un tempo vuoto, in cui non fare nulla se non digerire e assorbire. Sdraiati come su un comodo letto di foglie e scegli il posto tenendo conto dell’ombra.
Dormirai ore, quindi il luogo deve essere sicuro e fresco. Ti lascerai andare al sonno più profondo e per un po’ non sarai in grado di difenderti perché tutte le tue energie saranno dentro di te. Il tuo intestino frantumerà il pasto, separerà ciò che è utile da ciò che non lo è e assorbirà solo quello che serve. Così farà anche la tua mente. Tanti inutili dettagli saranno dimenticati e solo alcuni particolari ricordati. Quando ti sveglierai avrai la mente lucida e il corpo pronto. Il sonno del panda è un sonno catartico. Dormire come un panda ti insegnerà a dare giusto spazio e adeguato tempo al riposo. Imparerai che tante volte la risposta non è in ciò che ti manca, ma nel digerire ciò che già hai.
Gli animali sono maestri per chi voglia ampliare il proprio sguardo sulla vita. Quelli selvatici ancora di più grazie alla loro autenticità. Come disse Heinz Von Foerster :
“Se vuoi vedere impara ad agire”
Se vuoi capire qualcosa di più sulla vita, impara ad assumere il punto di vista che altri esseri viventi hanno della vita stessa. E per fare questo impara a vivere la vita come loro la vivono: senti quello che sentono e fai quello che fanno.
Anche questo è #gowild
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Lavoro come medico, agopuntore e psicoterapeuta. Scrivo di salute, benessere e coltivazione di sé. Mi impegno nell'offrire strumenti di riflessione e azione quotidiana, affinché ciascuno possa essere un po' più protagonista della propria vita anche quando si parla di salute. Credo in una medicina che funziona perché è fatta da medici che si prendono cura di tutti e di ciascuno al tempo stesso.