
Narratrice ~ Ghostwriter Scrivo per capire. Scrivo per ricordare. La…
Cambiare.
Cambiamento.
Cambia: puoi.
Sono parole che spesso mi giungono come mantra, incessanti, costanti, da ogni dove, da molte persone. Leggendo i quotidiani, aprendo i social network, incontrando, facendo parte di un gruppo di persone che ne parlano e ne scrivono.
Quasi che la “crisi” abbia portato con sé questa impellente necessità di cambiamento, di cambiare stili di vita, modalità di alimentazione, professione lavorativa, modi di approccio verso l’interno e verso l’esterno, di modificare atteggiamenti relazionali poco salutari e via di questo passo.
Imperativo del XXI secolo: cambiare.
Eppure c’è qualcosa che non mi convince, o in qualche modo i conti non tornano. Scrivo e parlo anch’io di cambiare e cambiamento, e ci credo, anche se il cambiamento che intendo io parte sempre dal sé per poi rivolgersi verso l’esterno, gli altri, il mondo.
Ma manca un tassello, manca qualcosa di fondamentale per far sì che davvero si cambi e si attui il cambiamento.
Il pilastro che ci deve essere a sostegno del cambiamento è l’accettazione (da non confondere con rassegnazione).
Per dirla con le parole di Jon Kabat-Zinn:
“Ogni cambiamento passa in primo luogo attraverso l’accettazione di te stesso così come sei”.
Il punto sta qui, in nessun altro luogo. Accettare.
E non è facile, perché richiede un grosso lavoro con se stessi, tempo, fatica, voglia di mollare e di restare nella nostra bolla di comfort e certezze precarie (ma pur sempre certezze).
È da tempo, da anni, che mi dico che voglio cambiare, ma ho compreso che non posso riuscirci fino a quando non faccio un passo indietro ed inizio ad accettare: chi sono, come sono, quello che sento, come sto al mondo, che tipo di relazioni cerco, perché ho scelto quella strada piuttosto che l’altra, perché svolgo un lavoro che non mi appaga completamente, perché seguo la massa e non creo nuove strade… tante domande a cui dare risposta.
Tanti perché, come, chi e che tipici del nostro essere umani in cerca di un qualcosa che probabilmente è simile o diverso per ciascuno di noi.
Credo che accettazione e consapevolezza di sé possano essere davvero il trampolino di lancio per dare vita al cambiamento, quello profondo, sano e ricco che fa stare bene con se stessi, con gli altri ed in questo spazio di vita.
Cosa ne pensi?

Narratrice ~ Ghostwriter Scrivo per capire. Scrivo per ricordare. La mia vita è scandita da tre parole, che sono molto più di semplici parole: carta, penna ed emozioni. E lungo il mio viaggiare non manco mai di prendere tutto ciò che incontro, anche sassi ed imprevisti all'occorrenza. Ogni domenica puoi leggere di me e sua maestà Open il gatto sulla rubrica "OpenZen" di purpletude.