Dal 2007 mi occupo del Career Service di Fondazione Campus…
Su, coraggio, passerà.
Quante volte nel consolare un amico gli diciamo così?
Invochiamo il coraggio come una forza invisibile che abbiamo bisogno di rievocare in lui per aiutarlo a superare un momento difficile. E proprio nell’ipotesi, in quel “passerà” che si veste a profezia, che il coraggio si fa forza e diventa qualcosa da trovare dentro di noi.
Nell’etimologia della parola il termine deriva sia dal provenzale “coratge” che dal latino “coratum” e notiamo che entrambe le parole sono riferite al cuore. Il cuore, tabernacolo di questa forza che favorisce la nostra resilienza e il nostro desiderio di cambiamento. Ed è strettamente legata all’amore perché avere coraggio di modificare la nostra condotta di vita (sia nella volontà che nell’impossibilità di fare altrimenti) è un atto correlato al rispetto che dobbiamo riservarci a noi come persona in questi momenti.
Ma come tutte le dinamiche legate al cambiamento, nella mancanza sta il desiderio, l’inquietudine ritorna perché desideriamo qualcosa di migliore e questa spinta interna ci permette di agire con ambizione e forza d’animo, con coraggio insomma.
Questo moto che proviene dal cuore ha bisogno di emergere quando lo contrapponiamo alla paura, il coraggio diventa quella forza che ci aiuta ad affrontare ciò che ci intimorisce.
Pensiamo a quando lavoriamo: la paura di un futuro incerto o di un cambiamento aziendale ci porta a considerare di cambiare qualcosa a partire da noi stessi affinché la paura dell’incertezza non prenda il sopravvento e non ci permetta così di vivere sereni. Nasce quindi la decisione di iniziare a guardarsi attorno e valutare qualche nuova offerta di lavoro. E il coraggio rende possibile tutto ciò.
A volte si parla di coraggio soprattutto quando vogliamo mantenere i nostri ideali, una decisione che può portare a difficoltà di relazione o addirittura di chiusura di un rapporto, pensiamo a ogniqualvolta ci chiedono di svolgere un lavoro che può ledere la nostra etica. In questo caso il coraggio mostrato, il nostro carattere e il nostro punto di vista, diventa segno riconoscibile di chi siamo e di quali siano i nostri valori. Diventa la base per la costruzione di una reputazione.
Questa forza d’animo è infatti ciò che serve a noi per sopravvivere, per differenziarci dagli altri, nelle prove della vita, nel fare scacco matto ad una delle emozioni che più ci inibiscono e ci rendono “piatti”, la paura. Borsellino diceva “chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.
Ecco perché il coraggio deve intervenire e smuovere le acque serene del quotidiano. Per non morire.
Altrimenti come riusciremo ad essere veri leoni nella fiaba della nostra vita?
Il mago di Oz è una truffa e lo scopriamo solo nel desiderio di intraprendere il viaggio sul sentiero dorato che ci porta fino a lui. Solo allora comprenderemo che non solo siamo già coraggiosi quanto ci basta, ma che lottiamo quotidianamente affinché questa forza non ci abbandoni mai.
Cosa ne pensi?
Dal 2007 mi occupo del Career Service di Fondazione Campus di Lucca ovvero supporto gli studenti dei corsi di laurea e dei corsi professionali della realtà formativa a orientarsi nel mondo del lavoro e trovare le opportunità formative e professionali più confacenti alle loro competenze e attitudini cercando di favorire il placement. Nel corso degli anni ho ampliato le mie conoscenze di comunicazione e marketing per comprendere la relazione tra le persone e il lavoro focalizzando l’attenzione sulle tecniche di personal branding e reputazione offline e online.