Lavoro come medico, agopuntore e psicoterapeuta. Scrivo di salute, benessere…
Vivere è come stare seduti a osservare un quadro. Con il passare del tempo, il numero di parti che in esso distinguiamo è sempre maggiore. A mano a mano che aumentano le parti che distinguiamo, aumentano anche le sfumature che percepiamo. E se percepiamo più sfumature, abbiamo anche più possibilità di sentire e agire diversamente.
La vita è come la descrive magistralmente la violinista Alexandra Conunova “Quando sei giovane è come se tu vedessi una quadro meraviglioso, ma piccolo; ogni anno maturando, vedi più dettagli, nuove sfumature; un’accettazione, e una curiosità”.
Quando siamo bambini, vediamo già il tutto, ma lo dividiamo in pochi pixel. Poche categorie, poche parti. Facile distinguere, facile scegliere.
Poi, il tempo passa e diventiamo un po’ più grandi, dei giovani. Vediamo ancora il tutto, ma lo dividiamo in più pixel. Distinguere e scegliere diventa più difficile. Il tempo continua a scorrere e diventiamo sempre più grandi, adulti. Continuiamo sempre a vedere lo stesso tutto, ma lo dividiamo in un numero di pixel sempre maggiore. Le parti e le categorie che distinguiamo sono così tante che non possiamo più averle tutte sotto controllo. E allora distinguere e scegliere diventa un vero e proprio mestiere. Il mestiere di essere adulti.
A questa evoluzione nel percepire segue una inevitabile evoluzione nell’agire e reagire.
Quando eravamo bambini, eravamo guidati da due forze primordiali: attrazione e repulsione. “Vado verso o vado via da?”. Era questo il nostro dialogo interiore, mentre esploravamo il mondo.
Da giovani, eravamo ancora sottoposti alle stesse due forze primordiali, ma la loro intensità era variabile. A volte, l’attrazione era lieve, altre volte forte. A volte la repulsione era lieve, a volte forte. Il nostro dialogo interiore era decisamente più articolato e vivace. La temutissima (dai genitori) adolescenza!
Poi siamo diventati adulti. Adesso. Le forze che ci guidano sono sempre le s tesse e noi le sentiamo mentre agiscono su di noi. Attrazione e repulsione. Tuttavia, non sono quasi mai nitide e distinte. Per lo più si intrecciano.
Sono rare le condizioni in cui ci sentiamo solo attratti o solo respinti. Le due forze si contrappongono e ci sono molti momenti di forza zero. Ed è in quei momenti che siamo chiamati ad esercitare la “volontà”, il libero arbitrio. Sono i tempi in cui un adulto può compiere gesti incomprensibili per un bambino o per un ragazzo. Dato uno stesso oggetto, una stessa situazione, una stessa persona, ogni tanto diciamo “no” e ogni tanto diciamo “si”. Non guardiamo più al mondo in funzione di quello che è, ma in funzione di quello che ci serve in quel momento.
Quando eravamo piccoli i lupi erano tutti cattivi. Da giovani alcuni di noi hanno addirittura difeso i lupi. Abbiamo abbandonato l’aggettivo “cattivo”. Divenuti adulti, ci siamo persino resi conto che ogni tanto anche noi siamo lupi. In noi ci sono sia molecole di lupo sia molecole di pecorella. Ogni tanto ci comportiamo da lupo, per aggredire o difenderci, altre volte da pecorella.
A volte ci sentiamo dire che siamo “vecchi”, che siamo come un capo stazione che manipoli il mondo a partire da se stesso, da quello che più lo tocca da vicino.
E così torniamo ad Alexandra Conunova. Oggi ha tra le mani uno dei violini più preziosi al mondo, il cui valore è inestimabile.
Quando Alexandra era piccola non sapeva che avrebbe avuto questa opportunità. Come tutti i bambini penso che anche lei distinguesse le musiche in belle e brutte.
Oggi, come donna e professionista guarda il mondo da un punto di vista diverso. Sa che non c’è il buono e il cattivo, il giusto e lo sbagliato, il bello e il brutto. Ci sono solo sensazioni da vivere. In certi momenti con le sue note sollecita il pianto e fa sgorgare lacrime dagli occhi di chi l’ascolta, in altri scuote le viscere e risveglia la grinta. In certi momenti rilassa il cuore, fa abbassare le palpebre e conduce nel riposo del guerriero, in altri solletica i muscoli del viso e fa fiorire un sorriso.
Dentro e fuori da me e da te c’è un mondo da esplorare, fatto di luoghi e persone, ma anche di sensazioni e azioni. Se impariamo a coglierne le sfumature, siamo più forti.
Se, invece, rimaniamo bambini e ci limitiamo a distinguerlo in “sì” e in “no” siamo più deboli, perché viviamo nella paura di perdere ciò che ci pare buono e di incontrare ciò che ci pare cattivo. E se così è finiremo sempre là dove non avremmo voluto trovarci: tra le fauci del lupo cattivo.
Anche questo è #gowild
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Lavoro come medico, agopuntore e psicoterapeuta. Scrivo di salute, benessere e coltivazione di sé. Mi impegno nell'offrire strumenti di riflessione e azione quotidiana, affinché ciascuno possa essere un po' più protagonista della propria vita anche quando si parla di salute. Credo in una medicina che funziona perché è fatta da medici che si prendono cura di tutti e di ciascuno al tempo stesso.