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L'oggettività nei social: quella sconosciuta
L’oggettività nei social: quella sconosciuta

L’oggettività nei social media è… molto soggettiva. Twitter ha aperto il dibattito contrassegnando come infondato un tweet di Donald Trump.

Non essere ambiziosi
Non c’è nulla di male a non avere ambizione

Il fatto di non essere ambiziosi è spesso interpretato come una mancanza di qualcosa o come sintomo di pigrizia. Ma può essere una scelta rispettabile.

uomo fosso aspettative
Il problema non sono i risultati, ma le aspettative

Un risultato può essere deludente solo se non corrisponde alle nostre aspettative: ma come si creano e quanto sono pertinenti in un mondo fatto da sistemi complessi?

È difficile non essere banali: cosa rende originale un contenuto?

Sono virale, sono di dominio pubblico, quindi esisto: c’è forse una legge più universale (e banale) di questa, sui social network?

Gli analfabeti funzionali esistono solo se li creiamo noi

Un commento che non c’entra nulla sotto un post: una situazione comune, che ci fa sorridere o arrabbiare; ma se il valore di quel commento fosse legato unicamente all’interpretazione che gli diamo?

Ho abbandonato i social media. Per un po’. Poco.

Più vediamo (l’apparente) felicità degli altri sui social, più aumenta il nostro livello di insoddisfazione: lo hanno dimostrato le ricerche. Cosa fare? Chiudere l’account? Ne siamo in grado?

Dubito ergo sum: abbiamo troppe certezze che ci possono danneggiare

L’evoluzione che ha portato allo sviluppo del nostro cervello e ci ha reso più resilienti delle altre specie, potrebbe ora essere un ostacolo alla sopravvivenza della nostra specie?

Odiare ti costerà caro: è ora di dire basta alle offese sul web

Il fenomeno non è nuovo ma sembra aver ottenuto una sorta di legittimazione istituzionale. Insultare e istigare all’odio è diventato il passatempo preferito di molte persone. A fare le spese di questa forma di violenza sono soprattutto le donne.

Bannare chi non la pensa come te sui social

Quando la sezione dei commenti diventa un’arena pubblica di botte e carneficine, si può essere tentati di bannare chi si esprime in maniera troppo violenta (o troppo stupida). È utile / giusto / etico?

Comunicazione interna: chi la dovrebbe gestire?
La comunicazione interna: un ruolo ancora indefinito

All’interno dell’azienda, chi ha le competenze per gestire un aspetto così delicato e strategico?