coronavirus

Uoomo con mascherina contro il coronavirus
Coronavirus: non tutti siamo eroi (ma pensarlo, aiuta)

Al tempo del coronavirus tutti sono eroi. Ma è davvero così? Che lo siano o meno, lo schema narrativo dell’eroe può aiutarci a superare la crisi.

Co-creare il Mondo durante e dopo la crisi

Avere una mentalità pro-attiva certe volte non è per niente facile.  C’è una crisi ed…

smartworking
Smart Working: come farti passare la voglia di lavorare a distanza

Siamo sepolti da articoli e consigli sullo smartworking, cosa fare e cosa non fare: si potrebbe forse parlare di una forma di accanimento tecnologico?

Prigionieri
Se questa pandemia non finisse…

Ti stai dicendo che hai capito, che quando questa pandemia finirà tutto dovrà essere diverso: e se questa pandemia non finisse?

Sistema Sanitario Nazionale
Sistema Sanitario: l’emergenza non ci rende tutti uguali

Nell’ultimo decennio, il Sistema Sanitario Nazionale è stato percepito come generatore di costi: lo abbiamo fragilizzato e ora le conseguenze sono visibili.

Quarantena: e se avessimo un’occasione inaspettata?

“Una cosa che mi insegna questa emergenza è che la vita è troppo complicata per complicarsela ulteriormente”.

Paura coronavirus
Promettimi di non aver paura

La paura del Coronavirus è l’occasione per fare ordine nella nostra vita e concentrarci sulla comunicazione che realmente conta.

smart working
Smart Working: come si potrebbe fare meglio?

Uno dei concetti cardine dello smart working e del change management è il rapporto di fiducia tra dipendenti e azienda. In contesti manageriali dove vige la logica del possesso dei dipendenti, difficilmente si può instaurare un clima di fiducia.

“Ho visitato un paziente positivo al Covid-19: ho paura, ma dell’indifferenza”

In questi giorni, medici e infermieri sono in prima linea nell’affrontare l’emergenza covid-19. Non dimentichiamoci che sono persone anche loro.

Coronavirus: lo sfogo di rabbia di una ragazza immunodepressa: “Non siate egoisti!”

Le persone immunodepresse (e in generale tutte le “categorie a rischio”) devono contare sul senso di responsabilità degli altri. E non si sentono per nulla rassicurate, al momento.