evoluzione

Le faremo sapere è come le faremo imparare

Le risposte negative alle proprie candidature possono scoraggiare. Oppure, possono spingere a voler fare ancora di più e sempre meglio, ostinatamente.

Il cambiamento in azienda (ma non solo): le tre domande da farsi

Non esistono diversi livelli di resistenza al cambiamento, ma sicuramente esistono paure più o meno profonde di perdere ciò che si ha: è questo che rende il cambiamento così difficile.

Dubito ergo sum: abbiamo troppe certezze che ci possono danneggiare

L’evoluzione che ha portato allo sviluppo del nostro cervello e ci ha reso più resilienti delle altre specie, potrebbe ora essere un ostacolo alla sopravvivenza della nostra specie?

Non c’è cambiamento senza paura (e viceversa)

Possiamo restare alla mercé delle nostre paure, oppure entrare in uno spazio di creazione, di cambiamento e di sicurezza. La scelta è sempre nostra.

Ci sono ditte che meritano di fallire (e altre no)

Dietro ad ogni fallimento, ci sono storie di uomini e donne che vivono momenti drammatici. Ma ci sono anche storie di imprenditori e amministratori delegati che hanno rovinato l’azienda con la loro ottusità.

È ora di rottamare le nostre regole (e fare spazio alle nuove generazioni)

Si dice spesso che i giovani non siano adatti al mondo del lavoro. E se fosse il contrario? Che le nostre regole sono ormai superate e non sono adatte ai bisogni delle nuove generazioni?

Saper dire no!

Dire di no al capo o a un cliente può essere difficile. È più facile scendere a compromessi, ma si rischia di fragilizzare la propria identità.

Il benessere del personale (e delle persone) non è solo questione di soldi

Lavoriamo per lo stipendio, ma questo non basta: cosa motiva veramente le persone? Cosa può fare il datore di lavoro per rinforzare l’impegno dei propri collaboratori?

La tecnologia al (dis)servizio dei genitori

Nella nostra società globalizzata, ci sono strumenti che permettono a mamma e papà di controllare i propri cuccioli in maniera altrettanto globale.

I lavori che non vogliamo più fare (o che semplicemente non conosciamo)

Nessuno vuole più fare i cosiddetti “lavori umili”. Ma siamo sicuri di sapere di cosa stiamo parlando? Da dove viene questa idea che si debba studiare per forza?